
“Brian Eno ha scritto un pezzo di storia del Vecchio Continente, in un continuo dialogo col progredire delle tecnologie di sintesi musicale e di registrazione. Apprezzo particolarmente il suo modo di sperimentare mantenendo una coesione distintiva e ragionata sugli elementi armonico/melodici più come eventi sonori che relazioni. Brian Eno è stato uno dei primi ad introdurre il concetto di musica generativa, aprendo le porte a quella generative A.I. musicale di cui oggi sono uno dei principali programmatori. Nei suoi lavori la tecnica di registrazione e produzione è intesa come filosofia e arte. Come se l’idea musicale di Brian Eno venisse proiettata dal mondo esterno all’interno, nella profondità, così da cambiare i meccanismi interiori tipici dell’artista prima di esser restituita all’esterno”.
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