L’ultimo esperimento di Oberlunar
Innovazione Tecnologica e Destruzione Musicale: Il progetto “Destructured Bach”, creato da Oberlunar, è un esempio pionieristico di come l’intelligenza artificiale (IA) possa essere utilizzata per ridefinire i confini della musica. Questo lavoro si distingue per la sua capacità di sperimentare con le strutture musicali, andando oltre le convenzioni tradizionali che hanno dominato la musica dall’epoca barocca fino alla moderna avanguardia.
Differenza tra Destrutturazione e Decostruzione Musicale: Mentre la decostruzione musicale, ispirata da Jacques Derrida, cerca di analizzare e creare musica attraverso una contro-logica, la destrutturazione, come quella applicata nel “Destructured Bach”, agisce in modo più procedurale e profondo. Questo approccio si concentra sul distillare e separare le strutture armoniche e melodiche dal loro nucleo logico originale.
Il Ruolo dell’IA nel Destrutturare la Musica: L’intelligenza artificiale di Oberlunar sfida le regole musicali tradizionali, creando un album che esibisce musica seriale diatonica, incline al serialismo integrale, simile ai stili dodecafonico e dissonante. Questo è reso possibile grazie a modelli neurali non supervisionati. L’obiettivo è destrutturare e disimparare l’opera di Johann Sebastian Bach, fondendo l’eredità classica con la tecnologia AI all’avanguardia di Oberlunar, per esplorare nuovi territori sonori.
Un Esperimento Unico: “Destructured Bach” si presenta come un esperimento unico che unisce l’eredità classica con l’innovazione tecnologica. Questo progetto non solo rappresenta un’avanzata nell’uso dell’IA nella creazione musicale, ma offre anche una nuova prospettiva su come possiamo percepire e apprezzare la musica. Con tag come avanguardia, serialismo integrale, dissonante, vanguard, Bach, diatonico, avant-garde ed esperimentale, “Destructured Bach” si pone come un punto di riferimento nell’evoluzione della musica generativa.
2 Responses
Prima domanda: La destrutturazione musicale porta alla creazione di nuovi sistemi armonici o semplicemente rivede in modo diverso quelli già esistenti? Seconda domanda: il fatto che il nostro orecchio può percepire all’interno di intervalli sonori (quella gamma di hertz che riusciamo a percepire) più note di quelle dei toni e semitoni…ovvero ulteriori intervalli…con la destrutturazione si creano anche gamme d’onore che il nostro orecchio non percepisce?
Ciao Anita, la destrutturazione ha insita una ricostruzione. La ricreazione di nuovi schemi armonici in Destructured Bach è evidente, l’intelligenza artificiale che ho sviluppato ricade in quei sistemi di auto-encoders che non sono supervisionati. Ovvero, non ci sono schemi armonico/melodici prestabiliti ai quali il sistema deve per forza puntare.
In questa intervista che mi hanno fatto
penso che troverai tutte le risposte:
https://www.filodiritto.com/se-lintelligenza-e-artificiale-la-musica-e-vera