I Ragni Tessitori di Orb: Un sorprendente sensore acustico estende i loro limiti fisici di 10000 volte.

Press Release

https://www.pnas.org/doi/abs/10.1073/pnas.2122789119

Ecco una perla per i puristi che storcono il naso di fronte alla tecnologia come estensione dell’arte: i ragni tessitori di orb stanno facendo a pezzi ogni record di sensibilità acustica, e tutto ciò senza un’app o un aggiornamento software! Pensate per un solo momento di costruirvi in cantina un orecchio ultrasonico che aumenti di 10.000 volte la vostra percezione del suono.

I ragni tessitori di orb, in particolare la specie Larinioides sclopetarius, hanno dimostrato una capacità straordinaria di usare le loro tele come sensori acustici. Questi ragni, che costruiscono tele circolari caratterizzate da una struttura radiale e spirale (Orb), utilizzano la seta per catturare prede e, come scoperto di recente, per rilevare suoni nell’etere. La loro seta, estremamente sensibile, permette loro di percepire vibrazioni e movimenti dei più sensibili, trasformando la tela in un organo sensoriale esteso che amplifica le loro capacità uditive.

I ricercatori hanno scoperto che queste tele possono rilevare suoni da distanze superiori a 10 metri, con una sensibilità inferiore a 68 decibel, una soglia inferiore a quella di tutti i timpani conosciuti. Questo è stato testato posizionando un mini altoparlante a 50 mm dalla tela, generando suoni focalizzati che, sebbene si attenuassero rapidamente nell’aria (sotto i 50 dB), provocavano movimenti della tela meno attenuati, permettendo ai ragni di percepire vibrazioni minime a livelli di intensità estremamente bassi.

Nel corso degli esperimenti, un numero cospicuo di ragni ha risposto a vibrazioni della tela di 200 Hz della durata di 3 secondi con un livello di pressione sonora equivalente inferiore o uguale a 68 dB. Queste vibrazioni hanno provocato nei ragni una reazione di accovacciamento, simile a quella osservata in risposta a stimoli aerei a 68 dB da un altoparlante posizionato a 3 metri di distanza.

Questa scoperta sottolinea come gli organismi viventi siano capaci di sviluppare soluzioni innovative per superare i propri limiti fisici, usando in questo caso la tela come un’estensione sensoriale per la rilevazione acustica.

La ricerca di Zhou et al. ha evidenziato non solo l’aspetto biologico, ma anche le potenziali applicazioni tecnologiche di questa scoperta. La capacità della tela del ragno di rilevare suoni con tale precisione e sensibilità apre la strada a nuove prospettive nel campo dei sensori acustici. Potrebbe ispirare lo sviluppo di nuovi dispositivi di rilevamento, utilizzando materiali e strutture ispirati alla seta del ragno per migliorare la sensibilità e l’accuratezza nella rilevazione del suono, nonchè nuovi e sofisticati algoritmi di apprendimento ed intelligenze artificiali capaci di andare oltre la sensibilità umana.

Del resto Markus Buehler, professore di ingegneria all’MIT e a capo del progetto “Spider Web Sonification“, già nel 2019 ha esplorato i nuovi orizzonti nel campo dell’acustica e della bio-ingegneria. Con un approccio innovativo, il suo team ha trasformato le ragnatele in strumenti musicali. “Quando osservi la struttura di una ragnatela, ti ricorda un’arpa o un altro strumento a corde,” afferma Buehler. “La domanda che ci siamo posti è: ‘cosa succederebbe se creassimo un modello di questi fili come se fossero corde di uno strumento?'” Il loro studio si è concentrato sullo scannerizzare e renderizzare in 3D diverse ragnatele. Attraverso questo processo, la disposizione e la struttura delle ragnatele sono state convertite in dati audio. Analizzando la tensione e lo spessore dei filamenti, sono stati in grado di abbinare a ciascuno un suono coerente e udibile. Questo esperimento non solo evidenzia la bellezza nascosta nelle ragnatele, ma apre anche nuove frontiere nella comprensione del mondo naturale attraverso la lente dell’arte e della scienza.

In conclusione, i ragni tessitori di orb non sono solo una dimostrazione di come l’evoluzione ottimizzi le strutture per molteplici funzioni vitali, ma anche una fonte d’ispirazione per le future innovazioni tecnologiche e artistiche.

Per i detrattori della tecnologia nell’arte, beh, forse è ora di rivedere le proprie convinzioni.

Saluti da Oberlunar!

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